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Il controllo delle infestanti affidato all’attività agricola del diserbo: tuttavia, in assenza di precedenti interventi o in presenza di esiti parziali del diserbo preventivo, è possibile ricorrere a diverse tipologie di intervento.
Il vantaggio principale del diserbo preventivo risiede nella possibilità di eliminare ogni effetto delle infestanti fin dai primi stadi di sviluppo della coltura. L’impiego di miscele di più erbicidi permette di limitare la diffusione degli infestanti e permette di contrastare la loro resistenza.
Le soluzioni erbicide post emergenza risultano spesso necessarie in presenza di infestanti perennanti, esempio sorghetta, convolvolo, calystegia, stoppione, equiseto oppure quando il decorso stagionale non è stato favorevole all’attivazione dei prodotti residuali. Nei terreni fortemente organici, inoltre, i diserbi post emergenza della coltura sono necessarie a causa della rapida disattivazione dei principi attivi ad azione residuale.
E’ sempre consigliabile intervenire nelle ore più fresche della giornata, meglio di sera, per limitare il più possibile il rischio di fenomeni di fito-tossicità dei diserbanti nei confronti della coltura.
Nel caso di terreni dove sono presenti infestanti nate in autunno-inverno, si dovrà intervenire preferibilmente prima del letto di semina con trattamenti dissecanti evitando attività di erpicatura: infatti, i passaggi d’erpice non risolvono i problemi di inerbimento anzi peggiorano le condizioni del letto di semina, riducendo l’umidità in superficie provocandone l’eccessiva zollosità.