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Per determinare il tipo di semina più adatto bisogna analizzare la tipologia, le risorse e la caratteristiche del terreno.
La semina tradizionale è una tipologia di lavorazione agricola che prevede attività di semina su terreno non arato.
Lavorare su terreno non arato permette di:
- non arrecare danni al suolo
- eliminare i costi di lavorazione del terreno
- ripristinare la fertitilità persa
- mantenere stabili i livelli di CO2 e contenere l’erosione superficiale.
Per svolgere correttamente l’attività di semina sono necessari piccoli accorgimenti per curare il proprio raccolto: controllare lo stato del terreno, le sue caratteristiche e risorse.
Questa tipologia di semina permette al suolo di interagire in modo ottimale con le sostanze nutritive: bisogna far particolare attenzione anche al livello di umidità del terreno e alla disposizione delle sementi, che devono essere trattate in modo opportuno, con molta accortezza e con mezzi agricoli adatti e all’avanguardia.
L’elemento protagonista della semina deve ben penetrare all’interno del suolo e deve essere posto bene in profondità, a contatto diretto col terreno per ereditare tutte le sostanze nutritive.